La massima che “da cosa nasce cosa” è una pillola di saggezza che mi porto dentro.

Sto piacevolmente constatando che le cose non arrivano mai per caso e tutto è il frutto di mettersi in gioco e mettersi in relazione con l’altro. Per farla breve ho partecipato ad un corso di formazione per portare nelle scuole un progetto di educazione agroalimentare, dove mi sono imbattuta in persone stimolanti e dove mi è stato presentato un corto animato che ha acceso una lampadina dentro il mio cuore e la mia testa.

Si intitola “Abuela Grillo” (tradotto dallo spagnolo “Nonna Grillo”), un breve ma emozionante cartone animato sui popoli e il loro diritto all’acqua. Questo argomento nel bene e nel male non è mai fuori moda! Non vi racconto la trama, ma mi soffermo sulle sensazioni contrastanti che spesso la cultura latino americana ci dona. Un mix di magia e realismo, dove il mito Ayoreo della nonna grillo si fonde con i fatti realmente accaduti delle rivolte che si sono verificate in Bolivia in seguito alla privatizzazione dell’acqua. L’allusione principale riguarda la famosa guerra dell’acqua che 10 anni fa animò la stessa Bolivia, a Cocachamba.

Questo toccante lavoro creativo è il risultato di una iniziativa di scambio culturale avvenuta tra la Bolivia e la Danimarca, realizzata grazie alla collaborazione di artisti di cinema di animazione boliviani assieme al dipartimento di formazione pedagogica danese “The Animation Workshop”, con il sostegno della Comunidad de Animadores Boliviani e la Reale Ambasciata di Danimarca.
Il cortometraggio di animazione è stato prodotto nel corso del 2009 presso “The Animation Workshop” ed è stato presentato nella “Conferenza mondiale dei popoli sui cambiamenti climatici e i diritti della Madre Terra” del 2010.

Buona visione,

Elisa