Eccomi ritornata dopo una breve pausa con il mio angoletto..

Ricordo che durante le scuole elementari le mamme dicevano che parlare in dialetto “non stava bene”, e poi “non imparavi l’italiano” e poi “sembravi un volgare zoticone” e poi e poi. Sarà! Ad ogni modo credo che l’espressività di una frase in dialetto non ha paragoni. Il dialetto, con la sua saggezza popolare arriva oltre il significato di una singola frase, e talvolta sono sufficienti due parole per sintetizzare un mondo. Scandalizza il doppio quando è volgare e arriva a tutti, perché inconsciamente fa riaffiorare le nostre radici!

Non capite cosa intendo?

Bene, allora ascoltate Herman Medrano (al secolo Ermanno Menegazzo), un rapper di Dolo che dal 2003 ha deciso di comporre in lingua veneta e a mio avviso ci riesce decisamente bene. Le canzoni sono varie e vanno da testi comici-surreali (demenziali) come in generassione decespugliatore, dove si offende un pensionato che è recidivo nell’usare il decespugliatore tutte le domeniche mattina, ad un inno a Venezia con naltra Venesia, raccontando la città per quello che è e non per ciò che appare. In questa canzone trovo azzeccata la collaborazione con Oliver Skardy ex cantante dei conosciutissimi Pitura Freska.

Ma andiamo al dunque, al testo più ambientalista che abbia mai ascoltato che si intitola no se poe petenai.

Questo è il volgare che arriva dritto al cuore di chi, come noi di Piccola Terra, lavora con la terra e per la terra. Esaltanti le sonorità funky ska del gruppo padovano The Groovy Monkeys,che danno alle rime quel tocco di musicalità che ti fa ballare anche se non vuoi!

Vi lascio con una registrazione live con un intro magnifico che ho provato a trascrivere:

Ghemo un poter soeo no comprare! xe l’unico potere che gavemo. Quando ‘na roba fa schifo assemoghea a chi che ea gha fatta! Questa qua ea se ciama No se poe petenai e se parla de roba OGM…

Ea Elisa